Un po' di Storia – Il Parco Nazionale dell'Adamello Brenta


Il Parco naturale Adamello Brenta è la più vasta area protetta del Trentino con un’estensione di 620 chilometri quadrati. Si estende nel Trentino occidentale, tra la Valle di Non, le Giudicarie e la Valle di Sole e comprende, come da nome, il gruppo montuoso dell’Adamello-Presanella e le Dolomiti del Brenta.

Già nei primi decenni del ‘900  si fa largo l’idea di far nascere un parco a tutela dei territori. Le proposte che si susseguono individuavano tre principali elementi di protezione: la Val Genova, il Gruppo di Brenta, in particolare il Lago di Tovel e l’ultima popolazione autoctona di orso bruno delle Alpi. Bisognerà aspettare il 1967 per veder inserita nel primo Piano urbanistico provinciale della Provincia Autonoma di Trento (Pup) l’area protetta “Parco Naturale Adamello Brenta”.

Nelle prime fasi la gestione del Parco rimane alla Provincia che, tramite il Servizio Parchi, attua per anni una politica di valorizzazione naturalistica con una certa vaghezza. Tuttavia è efficace il vincolo urbanistico che salvaguarda il territorio dalle discutibili speculazioni edilizie che, in quel periodo, interessano praticamente tutto il territorio provinciale.

Nel 1987 Il nuovo Piano urbanistico provinciale amplia i confini dell’area protetta, estendendola dai 504 chilometri quadrati originari a 618. L’anno seguente viene promulgata una legge sull'”Ordinamento dei Parchi Naturali” che definisce le finalità dei parchi trentini come “la tutela delle caratteristiche naturali e ambientali, la promozione dello studio scientifico e l’uso sociale dei beni ambientali” e stabilisce l’organizzazione amministrativa e le linee generali di gestione dell’area protetta. Dopo i primi anni molto difficili a livello di accettazione sociale, in cui il Parco deve trincerarsi nella difesa dei propri principi, nel 1999 l’Adamello Brenta si dota finalmente di un fondamentale strumento gestionale: il Piano del Parco. In questo modo la gestione del parco può concentrarsi su attività propositive di conoscenza e salvaguardia delle sue proprietà senza la resistenza all’accettazione sociale. Con la revisione del Piano urbanistico provinciale, avvenuta nel 2003, i confini del Parco sono stati ulteriormente ampliati, portando la superficie protetta agli attuali 620,52 chilometri quadrati.

Nel 2008 il Parco ha ottenuto il riconoscimento come Adamello Brenta Geopark, entrando a far parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi: una rete di aree protette che lavorano insieme per valorizzare il patrimonio geologico della Terra sotto la guida dell’Unesco. Nel 2009, infine, entra a far parte del Patrimonio Naturale Mondiale per l’Umanità.

Nel 2014, purtroppo, diventa teatro della sfortunata malagestione del caso dell’orsa Daniza, uccisa il 12 settembre.

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Informazioni su Valentino

Nasce a Formia il 5 agosto del 1987. 
Viene adottato dalla capitale quando inizia gli studi di Architettura nella facoltà Ludovico Quaroni che tutt’ora frequenta. 
Fin da subito sviluppa un forte interesse alla fotografia di tipo architettonico e alla street photography, ed inizia a partecipare alle uscite fotografiche naturalistiche. 
La sua capacità d’osservazione non passa inosservata, dallo stile inconfondibilmente minimalista e ben composto ha una forte predilezione per il bianco e nero, realizza i suoi scatti con naturalezza quasi fosse insito in lui. 
Naturalmente minimalista.
 I suoi interessi sono anche la grafica, cinema, design e, ovviamente, architettura.
“Dottore, dottore… soffro gravemente di nostalgia dell’Islanda, che cosa devo fare?”